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LA STORIA

Il Museo della lingua greco calabra "Gerhard Rohlfs" di Bova rappresenta un importante punto di arrivo rispetto alla strategia di sviluppo locale intrapresa nel Borgo di Bova da 25 anni fa ad oggi.  La scelta di realizzarlo è stata conseguente ad un processo di sviluppo locale che ha permesso a Bova di vivere la  propria "identità culturale" in modo più consapevole e di valorizzarla anche a fini storico-turistici e culturali. Quindi la struttura museale nasce per raccontare attraverso la storia della lingua greco calabra , la storia di una comunità che ancora oggi la parla, e vive nei versanti dell'Aspromonte meridionale, soprattutto nei Comuni di Bova, Bova, Marina, Condofuri, Roghudi e Roccaforte del Greco , tutti affacciati sulla Fiumara dell'Amendolea in provincia di Reggio Calabria . La sua realizzazione si deve soprattutto alla  volontà dell'Amministrazioni che si sino succedute in questi ultimi anni a Bova e alla volontà  della  Comunità  bovese. L'esposizione museale si è concretizzata e arricchita negli anni grazie alle diverse istituzioni locali  (Regione Calabria, Ente Parco dell'Aspromonte, GAL Area grecanica, Città metropolitana di RC...) che hanno concorso a diverso titolo alla sua valorizzazione, e a tanti partner privati che hanno partecipato agli eventi e ai progetti. Quindi è un museo che nasce per coronare un sentimento e un vissuto proprio di Bova e dei Bovesi, che si sono e si sentono un punto di riferimento per l'intera Area grecanica adesso come nel passato, quando la Chòra era il centro di vita e economico , culturale e religioso dell'area. Visitando il museo si ha la possibilità di approfondire e conoscere le peculiarità della lingua greco-calabra e l' identità culturale millenaria dei Greci di Calabria, riconosciuti Minoranza linguistica  dalla Legge nazionale n. 482/1999 e dalla Legge regionale n.15/2003

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REALIZZAZIONE DELLA STRUTTURA

L'edificio che ospita il museo è stato ristrutturato grazie alla Regione Calabria. Precisamente con  il PSR Calabria 2007-2013, Asse 3 - Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Misura 323 "Diversificazione in attività non agricole"  annualità 2009. Il Comune di Bova ha partecipato all'avviso pubblico, proprio per realizzare nel Borgo un museo in un'area a vocazione rurale. La Regione Calabria ha accolto la domanda di finanziamento ed ha permesso il recupero di un bene pubblico inutilizzato e non finito, aiutando il Comune di Bova a completarlo e così dare poco a poco forma alla strategia di valorizzazione culturale del Borgo .

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La ristrutturazione dell'edificio, da anni incompiuto ha sortito nella comunità e nelle istituzioni un senso di rivalsa verso lo "status quo", non solo è cambiato la fisionomia di un parte del borgo il cui destino sembrava ormai segnato, ma è iniziato un processo di cambiamento/sinergia tra diversi attori pubblici e privati per completare un'opera che sembrava destinata a rimanere uno scheletro. In questa nuova prospettiva dell'agire , il Comune di Bova ha realizzato una strategia "plurifondo" che a poco a poco ha permesso all'edificio di essere implementato e diventare non solo un Museo ricco di contenuti ma anche un attrattore culturale del Borgo di Bova. 

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LA MUSEALIZZAZIONE

 Una volta realizzato il "contenitore", è stato necessario trovare i fondi per mettere i "contenuti". Il Comune di Bova ha quindi chiesto aiuto alle istituzioni dell'Area . In questo modo si è potuto  procedere all'allestimento del museo, che  è avvenuto attraverso diversi finanziamenti: un primo importante finanziamento nel 2015 avuto dall'Ente Parco nazionale dell'Aspromonte  che ha permesso di la realizzazione dei testi descrittivi, i pannelli museali, e una migliore suddivisone degli spazi, attività curate dal Prof. Pasquale Faenza. L'importante donazione , sempre da parte dell'Ente Parco della mostra fotografica "Calabria contadina nelle immagini di Gerhard Rohlfs", curata dal prof. Antonio Panzarella, ha reso il museo importante dal punto di vista etnografico in quanto ha permesso di conoscere gli usi e i costumi partendo dalle foto scattate dal Rohlfs nei suoi numerosi viaggi e proseguendo con gli oggetti donati negli anni dalla comunità bovese. Inoltre il Gal Area Grecanica ha finanziato con il  PSR Calabria 2007-2013 Approccio leader - PSL Nèo Avlaci Misura 313 l'"illuminazione museale". Da quando il muso è stato inaugurato,  il Comune di Bova, attraverso i finanziamenti dei Fondi PAC della Regione Calabria, ma anche della Città Metropolitana di RC, ha sempre cercato di migliorarlo e di annettere delle Sezioni per renderlo sempre di più urbano e "en plein air". Ha quindi partecipato a diversi avvisi pubblici che hanno portato al finanziamento di numerosi  PROGETTI come di seguito specificatamente narrati.

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